Il vedovo e padre ricorda la sua infanzia e riconduce la sua scarsa
qualità della vita alla mancata istruzione. Assicurandosi che i suoi figli continuino a frequentare la scuola, Zewde spezza il ciclo di povertà nel quale altrimenti sarebbero finiti anche loro. «Ho intenzione di garantire ai miei figli la migliore istruzione possibile finché non saranno in grado di provvedere a sé stessi», afferma Zewde. Amha, che con i suoi otto anni è il più piccolo della famiglia, spiega: «Mio papà si prende cura di me ed è sempre presente.» Zewde non è completamente tagliato fuori dalla vita sociale. Ha tre amici che vengono spesso a trovarlo a casa. Insieme arano i campi e si prendono cura l’un l’altro del loro benessere. Uno di loro ha quattro figli e sostiene che Zewde sia un esempio per gli uomini della comunità, i quali ritengono che stia facendo un buon lavoro come padre. «Ho un bellissimo rapporto con i miei figli», aggiunge Zewde. «Ridiamo, mangiamo e beviamo caffè insieme. E poi sono bravi a scuola. Hanno potuto godere dell’amore della loro mamma e l’hanno amata a loro volta. Voglio conservare questo ricordo. Come gli alberi hanno le foglie, loro hanno me, io ho loro e ci siamo gli uni per gli altri.»