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C’è anche la convinzione che durante le mestruazioni le donne siano impure e vadano escluse da attività come cucinare o entrare nei templi. Queste convinzioni limitano da sempre il loro diritto alla mobilità. Tuttavia, grazie ai programmi di sensibilizzazione, le partecipanti si allontanano da tali pratiche. Le ragazze ora rompono questi tabù e vivono la loro quotidianità anche durante le mestruazioni.
Quali sono le sfide attuali legate a questo tema e ci sono già altri piani per il futuro?
Il corretto smaltimento degli assorbenti permane una sfida, in quanto non sempre esistono sistemi di smaltimento efficaci. L’uso prolungato di assorbenti nella regione calda e umida del Terai può causare, ad esempio, reazioni allergiche, infezioni, irritazioni ed eruzioni cutanee. Il calore e l’umidità possono causare disagio e impedire ad alcune ragazze di usare gli assorbenti. In futuro vorremmo estendere i programmi di sensibilizzazione ai giovani e agli assistenti. Ciò porterà a discutere più apertamente di mestruazioni, contribuendo a normalizzare l’argomento e ridurre la stigmatizzazione. Per migliorare il corretto smaltimento degli assorbenti, stiamo pianificando l’installazione di distributori automatici dedicati. Inoltre, vogliamo offrire workshop sui prodotti riutilizzabili come assorbenti lavabili e coppette mestruali. Queste opzioni sono più economiche, più ecologiche e più comode in ambienti umidi. Possono inoltre contribuire a risolvere i problemi di smaltimento e a ridurre i costi complessivi. A lungo termine puntiamo a partnership con organizzazioni sanitarie per eseguire regolari visite di prevenzione, monitorare lo stato di salute mestruale e individuare e affrontare tempestivamente i problemi di salute riproduttiva.